Sorì Della Sorba

Sorì della Sorba rappresenta la visione condivisa di Carlo Mondavi e Giovanna Bagnasco di un’agricoltura all’unisono con la natura e un vino che sia la rappresentazione più trasparente e pura del terroir che li ospita. Il progetto nasce dal sogno di poter unire ed esprimere la loro passione attraverso i vini che producono.

Sorì della Sorba rappresenta la visione condivisa di Carlo e Giovanna di un'agricoltura all'unisono con la natura e un vino che sia la rappresentazione più trasparente e pura del terroir che li ospita. Il progetto nasce dal sogno di poter unire ed esprimere la loro passione attraverso i vini che producono.

Sori della Sorba è un anfiteatro di 10 ettari dei quali 3,8 di vigneti indigeni piemontesi. Il resto della proprietà è un bellissimo e selvaggio bosco che abbraccia le vigne e conferisce grande biodiversità.

'Sori' significa CRU, indica la cima della collina esposta a Sud, la migliore esposizione per la maturazione dell'uva. A Diano d'Alba se ne contano 73 e quello della Sorba è monopolio della proprietà. Elevazione: 450 metri slm.

Età dei vigneti: il Dolcetto è stato piantato tra il 1955 e il 1970. Il Nebbiolo nel 2010.

Agricoltura: una trilogia di permaculture, biodinamica e biologico. Certificato biologico dal 2023.

Varietà coltivate: Nebbiolo, Dolcetto.

Composizione del terreno: l'antica "formazione di Lequio" risale a circa 12 milioni di anni fa ed è composta da calcare, argilla e sabbia.

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